martedì 2 aprile 2013

Napolitano, i 10 saggi e il grande imbroglio

          Sabato ci si aspettava che il presidente Napolitano, dopo il lungo, inconcludente e fallimentare giro di consultazioni fatte dal premier incaricato Bersani, trovasse il bandolo della matassa e desse un governo alla nazione. Invece Napolitano ha tirato fuori una soluzione che nessuno si aspettava: la nomina di due gruppi composti da figure con spiccata esperienza istituzionale ed economica, una sorta di commissione di grandi saggi con il compito di sintetizzare le posizioni espresse dai partiti nel corso delle consultazioni e di tracciare le linee guida sulle quali dovrà muoversi il prossimo governo.
Analizziamo nello specifico la mossa di Napolitano.
Al di là del fatto dell'aver calpestato la carta costituzionale (e vorrei sapere dove sono tutti coloro che urlavano alla scandalo quando a calpestare la Costituzione era Berlusconi e che ora tacciono in religioso silenzio) il consiglio del saggi, come mi piace definire l'assise istituita da Napolitano, è un grande bluff che fa parte di un progetto di più ampio respiro che vede Napolitano e i suoi compagni di partito al centro delle manovre. 
Proviamo a tratteggiare una timeline degli impegni istituzionali che il parlamento di troverà ad affrontare facendo anche un breve excursus di quanto è già successo e succederà da qui ai prossimi 20 giorni:
  1. 22 dicembre scioglimento delle camere;
  2. 15 marzo c'è stato l'insediamento della Camera dei Deputati e del Senato
  3. 16 marzo elezione di Laura Boldrini a presidente della Camera;
  4. 16 marzo Piero grasso diventa presidente del Senato;
  5. 2 aprile. convocazione da parte di Napolitano dei 10 saggi
  6. 15 aprile le camere si riuniranno in seduta congiunta per procedere all'elezione del nuovo Presidente della Repubblica;

I 10 saggi, convocati da Napolitano per il 2 aprile, seppure annoverino tra loro figure di tutto prestigio quali Valerio Onida, come già detto, dovranno sintetizzare le posizioni distanti che i partiti hanno espresso durante il giro di consultazioni, dovranno amalgamare e fondere in un unicum le diverse istanze al fine di fornire al presidente della Repubblica che verrà alcune indicazioni per la formazione del prossimo governo.
Ma teniamo a mente la  timeline soprascritta e prestiamo attenzione ad alcuni articoli di giornale, primo fra tutti l'autorevole Corriere della Sera, il quale paventa l'ipotesi, nemmeno tanto remota, di Romano Prodi candidato del centrosinistra al Quirinale
Perchè la sinistra italiana cerca di resuscitare ed elevare agli onori degli altari un dinosauro della prima repubblica come Romano Prodi
Il ragionamento è stringente e la soluzione facile: con un presidente "amico" sulla poltrona più alta Pierluigi Gargamella Bersani sarebbe scongelato dallo stato di stand-by nel quale Napolitano lo ha sistemato e sarebbe nuovamente chiamato a formare un governo. 
Questa volte però, a differenza del pre-incarico ricevuto da Napolitano, Bersani avrebbe da un presidente amico, che il centrosinistra è in grado di eleggere da solo, un incarico pieno che lo condurrebbe a poter verificare l'esistenza dei numeri in parlamento. 
Viene ora da chiedersi: come farebbe Bersani ad avere la fiducia sebbene la composizione parlamentare non sia cambiata e non cambi nei prossimi mesi ? 
Al momento di votare la fiducia potrebbero esserci defezioni al Senato e potrebbe succedere che qualche Grillino potrebbe dare il proprio voto pro-Bersani come paventato nel caso in cui Prodi sedesse al Quirinale. Ecco trovata la quadratura del cerchio. 

E allora perchè Napolitano ha convocato i 10 saggi ? 
Solo ed esclusivamente per perdere tempo e far slittare a dopo l'estate la ormai remota possibilità di chiamare gli italiani alle urne, di far fuori con un solo colpo Berlusconi e il PdL (che pare sia fortemente in crescita); far fuori Grillo e il M5S, i quali nonostante una lieve flessione sono gli unici ancora in grado di sparigliare le carte; eliminare dalla scena politica nazionale Renzi e i suoi che rappresentano il nuovo del PD.
Ergo Napolitano non solo vuole salvare il soldato Bersani dal fallimento certo ma lo vuole anche proteggere dal nuovo che avanza preservando quindi la vecchia nomenclatura e il vecchio monolite che il PD ormai rappresenta. 


Questo è quanto. 
Il consiglio dei 10, oltre ad essere nato da un abuso costituzionale, è soltanto una grande imbroglio, un grande bluff. 
Chi riuscirà a smascherarlo rivelando le vere intenzioni di Napolitano ? 





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