martedì 26 marzo 2013

B & B premiato governo Bersani - Berlusconi:illusione o solida realtà ?

          E' passato un mese esatto dalle elezioni politiche e ancora non abbiamo un governo. 
Venerdì 22 Bersani ha ricevuto un incarico esplorativo da parte di re Giorgio I per formare il nuovo governo. Il compito è arduo, la missione quasi impossibile da portare a compimento. 
Il capo dello stato ha lasciato trapelare il suo desiderio di arrivare presto alla formazione di un nuovo esecutivo e di coagulare, nel minor tempo possibile, le forze politiche disponibili a sostenere il governo Bersani. 
E qui iniziano subito i problemi. 
Come ben noto, se alla Camera dei Deputati la coalizione PD e SEL può contare su una maggioranza di 340 seggi, che garantirebbero la fiducia e la governabilità; di contro al Senato l'alleanza dei due partiti della Sinistra italiana non trova un simile riscontro. Infatti, il numero dei senatori in quota centro-sinistra si attesta a 113, numero ben lontano dal numero magico di 158 senatori necessari ad avere la maggioranza.
Che fare allora ? 
Quando succede che si pongono troppi vincoli, non si va da nessuna parte. E di vincoli Bersani e il PD ne ha imposto e ne ha subito molti da parte delle forze politiche rivali: ne ha posti Berlusconi, che in cambio di un governo di larghe intese che lavori a degli obbiettivi precisi prima di tornare al voto garantisce l'elezione del presidente della Repubblica ad una personalità gradita a Sinistra e che non dispiaccia a destra ma di contro Bersani e il PD non vogliono trattare con il Cavaliere. 
           L'occhio del PD è principalmente rivolto a Grillo e al Movimento 5 Stelle che però hanno posto i loro i paletti: mai nessun governo con PD e PdL anzi la ciurma grillina, durante le consultazioni col Capo dello Stato, ha avanzato la richiesta di formare un governo a guida M5S ! Assurdo ! Grillo e i suoi disconoscono la matematica elementare: poverini ! 

L'unica soluzione, la più fattibile e la più logica, è quella di un governo di larghe intese che coinvolga PD, PdL e il manipolo di senatori montiani. Fare insomma un governo a base tecnica (di fatto sono le stesse forze che hanno sostenuto Monti) ma a guida e con componente politica. 
Non c'è altra soluzione al problema. E' inutile perdersi nei rivoli e negli accademismi politici. Non portano da nessuna parte e non fanno bene all'Italia. 
In campagna elettorale Bersani ha chiamato il suo schieramento ITALIA BENE COMUNE. Beh, ora che ha la responsabilità di formare un governo e di guidarlo, che dimostri veramente ,il buon Bersani, che l'Italia è davvero il bene comune da difendere e sostenere e che bisogna lavorare di concerto con le forze politiche serie e responsabili per dare un governo alla nazione. 
         Bersani ha parlato di 8 punti programmatici. Considerate le condizioni di emergenza economica e occupazionale nella quale ci troviamo, 8 punti sono anche troppi: basterebbe un provvedimento serio per rilanciare l'economia e l'occupazione e una seria riforma delle legge elettorale e tornare immediatamente al voto. 
C'è poco tempo per cincischiare e per fare ciarle. 
Ultima riflessione: Bersani sta facendo un giro di consultazioni come è giusto che sia. Ma generalmente il presidente incaricato non consulta le forze politiche per cercare eventuali consensi ? Perchè Bersani consulta i sindacati e confindustria ? magari dovrebbe consultarli una volta ottenuta la fiducia e varato l'esecutivo. 
          E soprattutto di quanti voti e seggi dispone Saviano a punto tale da essere consultato da Bersani ? E' la nuova eminenza grigia della politica italiana e non ce ne siamo mai accorti ? 

Restiamo in attesa di sentire cosa avrà da dire Bersani giovedì al capo dello Stato. Si andrà, ne sono sicuro, verso un governissimo o un governo del Presidente con pochi punti. Tra qualche mese si torna alla urne e finalmente, con Renzi alla guida del PD, avremo un governo serio, credibile e dinamico.

Insomma il governo B&B resterà una semplice illusione



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